Dixyna

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domenica 23 marzo 2014

Travelling Tips - Tutto ciò che serve, in una sola borsa.


 
A volte capita per lavoro, di dover stare fuori casa una notte e due giorni (weekend).
Capita in più di non potersi portare tante borse o una valigia enorme.
Perciò ecco come mi organizzo io, per avere tutto il necessario, che stia in una sola neverfull bag (borsa dimensione 40x30x12).
Passo per passo tutto ciò che serve e non serve portare.




Step 1 - Cercate tra le vostre borse, una capiente, comoda (magari tracolla) ed allo stesso tempo carina. Per risparmiare spazio e peso, una volta svuotata (in hotel) diventerà la vostra borsa da giorno/sera per il vostro weekend di lavoro.

Step 2 - Procuratevi un beautycase, possibilmente mordido, dove inserire tutto ciò che vi serve per la cura della persona e prodotti di makeup. Scegliete prodotti in minisize e portate solo l'essenziale! Una volta arrivate in hotel, il beautycase potrete posarlo in camera e riprenderlo il giorno seguente (check out).

Step 3 - Organizzate tutto il resto delle cose che volete portare, in mini pochette. Riponete ad esempio : l'intimo di ricambio, materiale che vi serve per il lavoro, medicinali ecc. Considerate anche una pochette come "kit di emergenza pronto all'uso", dove riporre all'interno tutto ciò che vi può servire in viaggio o in giro; come : salviette per le mani, igienizzante, fazzoletti ecc; Intuitivo, per non dover ravanare nella borsa per ore, prima di trovare ciò che vi serve.

Step 4 -  Tenete un po' di spazio per portare sempre con voi acqua e cibo. Scegliete una bottiglietta piccola per l'acqua e contenitori ermetici per il cibo.

Step 5 (obtional) - Dividete i documenti di viaggio dal portafoglio. Questo vi faciliterà a trovare ciò che vi serve, in un attimo. Oppure scegliete di portare con voi un organizer .







Step 6 - Scegliete di portare con voi abiti comodi e leggeri, non troppo delicati se piegati e/o stropicciati. I leggins e le magliette di cotone leggero, si prestano molto bene per queste occasioni. Scegliete un pigiama altrettanto leggero (magari composto da un pezzo solo).

Step 7 - Portate degli abiti versatili che possano andare bene sia per il giorno, che per una cena fuori. Gli abiti di colore nero, sono perfetti per entrambi i momenti della giornata. Una maglietta a maniche corte over size, di giorno è perfetta, per il viaggio è comoda, per la sera, impreziosita con un gioiello o una cintura, si trasforma!!!

Step 8 - Optate per non portare scarpe, giubbotto di ricambio e piastra per capelli. Sono dei pesi, che potrebbero rivelarsi inutili. Scegliete un paio di scarpe ed un giubbotto che possano andare bene sia per il giorno che per la sera, come un paio di ballerine o di stivali ed un giubbotto di pelle sancrato.

Step 9 - Portate giusto un cambio di gioielli, più sobri per il giorno e qualcosa di più appariscente per la sera.


Spero che questi consigli vi siano stati utili, alla prossima!!

martedì 11 marzo 2014

I'm a Make Up Artist - Carnevale On Ice.

In occasione del carnevale sono stata chiamata a truccare, Lunedi 3 Marzo presso il Palaghiaccio Massari e Martedì 4 al Palavela di Torino.

Con l'impianto massari perdura ormai da anni, una collaborazione, che negli anni si è trasformata in una sincera amicizia e simpatia per tutto lo staff ad esso appartenente.
In attesa di foto dell'evento ci tengo a tenervi aggiornata sui miei movimenti, i miei lavori e le mie esperienze.

un bacione.

lunedì 10 marzo 2014

Travelling Tips - Trucchi e Consigli per la pelle.



E' importante conoscere e sapere ciò di cui ha bisogno la nostra pelle.
Non solo nella nostra routine quotidiana, ma soprattutto quando si è fuori casa.
In questo post vi parlerò di come prendersi cura della propria pelle quando si è in viaggio.

I viaggi, generalmente, si affrontano di mattina molto presto o di notte; in entrambi i casi, se il viaggio è molto lungo è stancante, sia per il fisico, che per la mente, che per la pelle!!!
Quello che determina il livello di stanchezza psico-fisica è il mezzo che utilizziamo per viaggiare.
Un viaggio di molte ore in aereo è sicuramente la tipologia di viaggio più stressante.
Seguito da un viaggio in macchina o pullman.


1- Iniziate con lo scegliere dei capi di abbigliamento confortevoli.
2 - Applicate un spray districante sui capelli, questo farà in modo di mantenere morbidi, profumati e senza nodi i vostri capelli, anche se preferite legarli.
3 - Aereo : Un kit completo di idratanti è fondamentale, perché l'aria che si respira in alta quota tende a seccare la pelle. Perciò portate con voi, anche nel bagaglio a mano, una crema idratante per il viso, per il contorno occhi, un balsamo labbra e una crema idratante corpo e mani.
Macchina : Scegliete l'idratante più  importante da tenervi sotto mano, a seconda delle vostre normali esigenze.
4 - Se volete affrontare il viaggio in comodità partite struccate, oppure portate con voi delle salviette struccanti.
5 - Per completare la fase di rimozione make up, portate con voi un tonico per il viso dalle proprietà benefiche per la vostra pelle ( pelle secca e sensibile  - tonico idratante e lenitivo. pelle grassa o mista - tonico astringente) , in questo modo potrete abbinare il trattamento alla pulizia.
6 - Per rinfrescare la pelle del viso, sono ottimi i prodotti spray, come ad esempio l'acqua termale. Un prodotto multi uso, che oltre a rifrescare e darvi la sensazione lavarsi il viso con un getto d'acqua, previene e annulla i rossori del viso e lenisce le zone irritate.
7 - Per rinfrescare il corpo invece, sono ottime delle salviette multiuso senz'alcool, che puliscono e profumano senza irritare la pelle.
8 - Inoltre, nel vostro kit completo per il viaggio, non possono mancare igienizzante per le mani, salviette intime, fazzoletti, acqua profumata e deodorante.
9 - Macchina : durante il periodo estivo non dimenticate di applicare una crema con protezione solare. Capiterà di stare con i finestrini aperti o con il braccio fuori dal finestrino. Il sole vi abbronzerà senza che voi ve ne accorgiate.
10 - Portatevi una bottiglia d'acqua sempre con voi e bevete molto, la disidratazione della pelle deriva da una disidratazione interna.
11 - Nel caso voi abbiate la pelle grassa o mista, potete mantenere la situazione sotto controllo con le salviette assorbi sebo.


Spero che questo post vi sia stato utile.
Alla prossima.

domenica 2 marzo 2014

Dietro il sipario #5 - Parole di Nureyev.

Era l’odore della mia pelle che cambiava, era prepararsi prima della lezione, era fuggire da scuola e dopo aver lavorato nei campi con mio padre perché eravamo dieci fratelli, fare quei due chilometri a piedi per raggiungere la scuola di danza. Non avrei mai fatto il ballerino, non potevo permettermi questo sogno, ma ero lì, con le mie scarpe consumate ai pied...i, con il mio corpo che si apriva alla musica, con il respiro che mi rendeva sopra le nuvole. Era il senso che davo al mio essere, era stare lì e rendere i miei muscoli parole e poesia, era il vento tra le mie braccia, erano gli altri ragazzi come me che erano lì e forse non avrebbero fatto i ballerini, ma ci scambiavamo il sudore, i silenzi, a fatica. Per tredici anni ho studiato e lavorato, niente audizioni, niente, perché servivano le mie braccia per lavorare nei campi. Ma a me non interessava: io imparavo a danzare e danzavo perché mi era impossibile non farlo, mi era impossibile pensare di essere altrove, di non sentire la terra che si trasformava sotto le mie piante dei piedi, impossibile non perdermi nella musica, impossibile non usare i miei occhi per guardare allo specchio, per provare passi nuovi. Ogni giorno mi alzavo con il pensiero del momento in cui avrei messo i piedi dentro le scarpette e facevo tutto pregustando quel momento. E quando ero lì, con l’odore di canfora, legno, calzamaglie, ero un’aquila sul tetto del mondo, ero il poeta tra i poeti, ero ovunque ed ero ogni cosa. Ricordo una ballerina Elèna Vadislowa, famiglia ricca, ben curata, bellissima. Desiderava ballare quanto me, ma più tardi capii che non era così. Lei ballava per tutte le audizioni, per lo spettacolo di fine corso, per gli insegnanti che la guardavano, per rendere omaggio alla sua bellezza. Si preparò due anni per il concorso Djenko. Le aspettative erano tutte su di lei. Due anni in cui sacrificò parte della sua vita. Non vinse il concorso. Smise di ballare, per sempre. Non resse la sconfitta. Era questa la differenza tra me e lei. Io danzavo perché era il mio credo, il mio bisogno, le mie parole che non dicevo, la mia fatica, la mia povertà, il mio pianto. Io ballavo perché solo lì il mio essere abbatteva i limiti della mia condizione sociale, della mia timidezza, della mia vergogna. Io ballavo ed ero con l’universo tra le mani, e mentre ero a scuola, studiavo, aravo i campi alle sei del mattino, la mia mente sopportava perché era ubriaca del mio corpo che catturava l’aria. Ero povero, e sfilavano davanti a me ragazzi che si esibivano per concorsi, avevano abiti nuovi, facevano viaggi. Non ne soffrivo, la mia sofferenza sarebbe stata impedirmi di entrare nella sala e sentire il mio sudore uscire dai pori del viso. La mia sofferenza sarebbe stata non esserci, non essere lì, circondato da quella poesia che solo la sublimazione dell’arte può dare. Ero pittore, poeta, scultore. Il primo ballerino dello spettacolo di fine anno si fece male. Ero l’unico a sapere ogni mossa perché succhiavo, in silenzio ogni passo. Mi fecero indossare i suoi vestiti, nuovi, brillanti e mi dettero dopo tredici anni, la responsabilità di dimostrare. Nulla fu diverso in quegli attimi che danzai sul palco, ero come nella sala con i miei vestiti smessi. Ero e mi esibivo, ma era danzare che a me importava. Gli applausi mi raggiunsero lontani. Dietro le quinte, l’unica cosa che volevo era togliermi quella calzamaglia scomodissima, ma mi raggiunsero i complimenti di tutti e dovetti aspettare. Il mio sonno non fu diverso da quello delle altre notti. Avevo danzato e chi mi stava guardando era solo una nube lontana all’orizzonte. Da quel momento la mia vita cambiò, ma non la mia passione ed il mio bisogno di danzare. Continuavo ad aiutare mio padre nei campi anche se il mio nome era sulla bocca di tutti. Divenni uno degli astri più luminosi della danza. Ora so che dovrò morire, perché questa malattia non perdona, ed il mio corpo è intrappolato su una carrozzina, il sangue non circola, perdo di peso. Ma l’unica cosa che mi accompagna è la mia danza la mia libertà di essere. Sono qui, ma io danzo con la mente, volo oltre le mie parole ed il mio dolore. Io danzo il mio essere con la ricchezza che so di avere e che mi seguirà ovunque: quella di aver dato a me stesso la possibilità di esistere al di sopra della fatica e di aver imparato che se si prova stanchezza e fatica ballando, e se ci si siede per lo sforzo, se compatiamo i nostri piedi sanguinanti, se rincorriamo solo la meta e non comprendiamo il pieno ed unico piacere di muoverci, non comprendiamo la profonda essenza della vita, dove il significato è nel suo divenire e non nell’apparire. Ogni uomo dovrebbe danzare, per tutta la vita. Non essere ballerino, ma danzare. Chi non conoscerà mai il piacere di entrare in una sala con delle sbarre di legno e degli specchi, chi smette perché non ottiene risultati, chi ha sempre bisogno di stimoli per amare o vivere, non è entrato nella profondità della vita, ed abbandonerà ogni qualvolta la vita non gli regalerà ciò che lui desidera. È la legge dell’amore: si ama perché si sente il bisogno di farlo, non per ottenere qualcosa od essere ricambiati, altrimenti si è destinati all’infelicità. Io sto morendo, e ringrazio Dio per avermi dato un corpo per danzare cosicché io non sprecassi neanche un attimo del meraviglioso dono della vita…

Dietro il sipario #4 - Prove in sala.

Ufficialmente il mio posto preferito è dietro le quinte, dietro il sipario, nei camerini...
ma anche stare in sala, seduta per terra a scaldarmi, mentre altre ballerine provano ed altre si riscaldano o parlano tra di loro... non è male.
Le emozioni di questi momenti sono ineguagliabili ed anche indescrivibili.
Sono carica, pronta per affrontare un'altra avventura; niente di nuovo ma, aiuta a riflettere.

Preferiresti essere un nano in mezzo ai giganti o un gigante in mezzo ai nani?


 
I giganti sono i ballerini che stimi, che ammiri, quei ballerini che sai,ballano per passione, con serietà, impegno ed anche, molto spesso, sacrificio. 
I giganti sono i ballerini che riescono a fare passi, a raggiungere centri palco e ruoli importanti, che tu non hai mai ottenuto.
I giganti sono quei ballerini, che tu reputi i più bravi ed i più professionisti in scena, anche se non prendono neanche un soldo per fare tutto così, in modo impeccabile.
 
I nani, invece, sono i ballerini che ancora devono crescere artisticamente, o forse non ci riusciranno mai.
Tra di loro ci possono essere anche i più svogliati, menefreghisti e gli anti-arte .
Ma anche quelli sognatori che ambiscono ogni giorno a diventare giganti... e sudano. E vivono per un cenno di approvazione.
 
Tu preferiresti ballare in mezzo ai giganti o in mezzo ai nani?

sabato 1 marzo 2014

Dietro il sipario #3 - Punti di vista


Entrare in quella sala trascinando dietro di se un borsone nero,
guardarsi allo specchio, lasciare la tracolla del borsone e sedersi per terra accanto ad esso. Cercare le scarpette all'interno, indossarle.

Alzarsi in piedi , appoggiare il borsone accanto al muro e cominciare.
   Riscaldarsi, concentrarsi, ripassare, ballare, sudare... tutto in successione.
La musica si interrompe ed è già arrivato il momento di andare a casa. Rimanere ancora davanti allo specchio con la scusa di sfilarsi le scarpette e rivivere l'intera lezione nella mente, con lo sguardo perso nello specchio.
 

Una ballerina vive questo, finché non è il giorno dello spettacolo, quando il suo borsone non lo trascina più sul parquet della sala ma sul legno vissuto, dietro le quinte di un teatro.

Si siede accanto ad esso e cerca le scarpette all'interno, le indossa. Si alza in piedi, appoggia il borsone accanto al muro e si riscalda, si concentra, ripassa e accenna passi dietro la quinta.... tutto in successione. La musica parte, si trasforma. Trasforma il suo broncio concentrato in un sorriso pieno e fiero.



Una ballerina lavora tutto l'anno per quell'occasione, in cui il suo duro lavoro verrà mostrato a tutti.
Non può sbagliare, dev'essere impeccabile, nei movimenti.... ma anche nell'abito, nelle scarpe, nelle calze, nell'intimo... come nella acconciatura e nel trucco.
Tutti la vedranno e tutti dovranno pensare che è bellissima in ogni dettaglio.
 
Esiste un rapporto tra i ballerini e i truccatori.
Ognuno ha il proprio punto di vista ma entrambi hanno lo stesso obiettivo.
 
Io sono stata nei panni di entrambi, posso capire le esigenze di una e dell'altra categoria.




I Ballerini si truccano dopo aver messo il vestito, perché se si macchiasse, comprometterebbe tutta la buona riuscita dello spettacolo. Esiste solo un vestito.
Il trucco deve essere molto marcato, perché tutti possano ammirarlo, anche da più lontano e possano percepire la bellezza dei tratti ed gli occhi del ballerino.
Per questo con il trucco, si mettono in risalto soprattutto occhi e labbra.
Bisogna valutare l'impossibilità di rifare o ritoccare il trucco durante il corso dello spettacolo; I ballerini spesso hanno cambi di scena molto veloci, un tempo che consente loro solo di cambiare il vestito.
I ballerini danno meno importanza ai preparativi come vestirsi e truccarsi, perché preferisco ripassare fino all'ultimo la coreografia. Quindi c'è sempre poco tempo per realizzare il trucco prima dello spettacolo.
Il sudore è uno degli ostacoli e ad uno spettacolo di danza non mancherà, il trucco perciò non deve sciogliersi ed è consigliabile usare dei fazzoletti per tamponare il sudore senza levare il trucco. L'acqua cristallizza il trucco.





Entrare nei camerini, specchi con le luci, piano di appoggio.
Questo è il sogno di ogni truccatore, che con il suo trolley gira i teatri della città.
Posare il trolley accanto al piano d'appoggio, preparare la postazione.
Respirare e concentrarsi, pensare a tutti i prodotti... manca qualcosa?
Pulire, sistemare, rendere tutto intorno confortevole e luminoso. Semplicemente essere pronti.
Arriva la prima ballerina e il truccatore si trasforma. Trasforma il suo broncio concentrato in un sorriso pieno.

 
 
 


ll Truccatore deve avere spirito di adattamento, arrivare in teatro consapevole che non ci sarà un posto comodo, luminoso e favorevole per lui. Se lo dovrà creare. Perché i veri protagonisti dello spettacolo sono altri.
D'essere efficiente e veloce, essere pronto a truccare ovunque e in qualsiasi momento, dall'inizio alla fine dello spettacolo. Tutto può succedere.
Dovrà accontentare le ballerine, 
realizzando un trucco che corrisponde alle esigenze.
Una ballerina scontenta del trucco non andrà in scena, con quel trucco.
Dovrà continuare a ricordarsi che il trucco non è il protagonista della scena/sera.
Perciò comprensivo e disponibile, sempre sorridente.
E' incoraggiante vedere dietro le quinte una persona che capisce e cerca di aiutarti a rendere ancora più unica e speciale un esperienza importante come uno spettacolo di danza, per un ballerino.
I Prodotti del truccatore non dovranno essere da meno,
 dovranno essere comodi ed efficienti proprio come lui.

Trucco acqua&sapone in 10 minuti per chi è sempre di corsa.




Buongiorno,
A quante di voi è capito di alzarsi alla mattina e di essere troppo in ritardo o di corsa per occuparsi del trucco?
A quante di voi è capitato di doversi truccare in luoghi scomodi o non adatti, come i bagni dell'ufficio, in macchina ecc?
Oppure vi è mai capitato di uscire di casa struccate e poi ricordarvi di avere un appuntamento importante al quale non potete assolutamente andare senza un filo di trucco?

Bene, per tutte queste occasioni, questi sono i miei consigli, per realizzare un trucco acqua e sapone con pochi prodotti e in pochi steps.

Step 1 -
Scegliete solo un prodotto tra il fondotinta e il correttore.
Decidete se volete uniformare l'incarnato o se coprire singolarmente occhiaie e/o brufoli.
Applicate il prodotto scelto con le mani e sfumate bene, picchiettate con il dito anulare dove desiderate più coprenza. Se non avete bisogno di entrambi, passate subito allo step 2.

Step 2 - 
Cipria. Utilizzate una cipria coprente e colorata (attenzione del vostro colore di pelle), per fissare il correttore o il fondotinta e per dare ancora un velo di coprenza. Per chi ama i trucchi minerali, un fondotinta minerale può essere usato per ricoprire lo step 1 e 2.

Step 3 -
Ridefinite le sopracciglia con una matita apposita a lunga tenuta.
Non sottovalutate l'importanza di belle e definite sopracciglia.

Step 4 -
Per aprire lo sguardo, renderlo più sensuale, più intenso o semplicemente più sveglio e giovane , esiste solo un prodotto : il mascara!
Scegliete il vostro migliore e fate diverse passate di colore sulle ciglia.


Step 5 -
Per dare colorito, applicate un blush pesca in polvere sulle gote.

Step 6 -
Idratate o Colorate le labbra.
Potete scegliere un balsamo labbra colorato o un rossetto idratante che ricopri entrambe le esigenze.
Ricordate che se volete attirare l'attenzione sulle labbra, dovete applicare un rossetto molto acceso ed importante.


Spero di esservi stata d'aiuto.
Lasciatemi i vostri commenti.
Al prossimo post ;-)